Le origini

Jean-Baptiste Vuillaume, uno fra i massimi liutai francesi dell'800, costruì in tutto tre octobasse. Il prototipo, realizzato nel 1849 a Parigi, bruciò nell'incendio di un teatro londinese; il terzo esemplare venne acquistato dallo Zar e si trova ora, ma in rovina, a Vienna. Il secondo, restaurato nel 1975, è custodito a Parigi presso il Museo del Conservatorio.
Utilizzato per la prima volta nel 1850-51 durante una tournée concertistica in Inghilterra nell'orchestra di Luis Jullien, per l'ultima nel 1872 a Monaco in quella di Eusèbe Lucas, l'octobass di Vuillaume conobbe un periodo di relativa notorietà.
Hector Berlioz lo inserì nell'organico orchestrale il 30 aprile 1855, quando diresse il suo Te Deum per l'inaugurazione dell'Esposizione Universale di Parigi. Lo volle anche nella Symphonie Fantastique e nella Messe de Sainte Cécile di Gounod. Scrisse più tardi nel suo Trattato di Strumentazione e Orchestrazione: "Questo strumento ha suoni di potenza e bellezza considerevoli, pieni e forti senza essere aspri".