Variabili
Stranamente i musicologi dell'epoca identificarono la nota
più bassa prodotta dallo strumento di Vuillaume come il Do a 32,7 hertz. Ciò
significa che l'estensione verso la regione sonora grave propria all'octobasse
sembrava più ampia solo di una terza rispetto a quella del normale contrabbasso
d'orchestra.
Lo strumento era stato ultimato da poco tempo e le corde, in budello nudo, pur
se di discreta fattura avevano un diametro eccessivo. Inoltre, ed è una delle
variabili più penalizzanti, non era stato affidato a un musicista dedito alla
sperimentazione e alla ricerca delle possibili potenzialità. Date queste
premesse, ritengo verosimile che l'imperizia dell'occasionale esecutore, unita
alla difficoltà fisica di far vibrare corde così spesse, abbiano indotto
valutazioni errate fra i critici e l'uditorio, compromettendo il successo del
progetto.
Analizzati e superati questi ostacoli, ho verificato usando un frequenzimetro
che l'octobasse produce una scala cromatica discendente fino al Do di 16,35 Hz.
Il risultato sperimentale conforta quello teorico, da me calcolato mentre
progettavo le nuove corde.